Il miglior modo per amare Dio è amare molte cose.
Cos'è disegnare? Come ci si arriva? È l'atto di aprirsi un passaggio attraverso un muro di ferro invisibile che sembra trovarsi tra ciò che si sente e che si può.
Se senti una voce dentro di te che dice 'non puoi dipingere', allora a tutti i costi dipingi e quella voce verrà messa a tacere.
Non bisogna giudicare Dio da questo mondo, perché è soltanto uno schizzo che gli è riuscito male.
Mi colpisce sempre, ed è molto curioso, che, ogni volta che vediamo l'immagine dell'indescrivibile e impronunciabile desolazione della solitudine, della povertà e della miseria, l'ultima ed estrema delle cose che ci viene in mente è il pensiero di Dio.
L'uomo ha fama d'infante davanti al dio come il fanciullo davanti all'uomo.
Mediante il precoce indottrinamento, in Europa si è arrivati al punto che la credenza in un dio personale è letteralmente diventata, in quasi tutti, un'idea fissa.
Io non credo in un Dio personale e non ho mai negato questo fatto, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.
Tutti pensano che dio sia dalla loro parte. I ricchi e i potenti sanno che è così.
La crudeltà è il principale attributo di Dio.
Pochissima gente avrebbe un Dio se tanta gente non avesse fatto di tutto per dargliene uno.
Dio è troppo perfetto per poter pensare ad altro che a sé.
La vita e Dio sono la stessa cosa. Dio è il dono della vita. Io sono in qualche modo eterno perché sono unico, non duplicabile. La singolarità di ogni uomo e di ogni donna è un dono di Jah.
L'idea di un Dio, un essere onnisciente, onnipotente, e che inoltre ci ama, è una delle più azzardate creazioni della letteratura fantastica.
La grandezza la si deve misurare nei confronti con Dio. Quanto più uno si avvicina a Dio tanto più s'innalza.