L'elemosina è sorella della preghiera.— Victor Hugo
L'elemosina è sorella della preghiera.
Quasi tutto il segreto delle anime grandi si racchiude in questa parola: perseverando.
Ah! Non insultate mai la donna che cade! Chissà sotto quale fardello quella povera anima soccombe!
C'è nel giorno un'ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l'ora serena del crepuscolo.
Un io feroce: ecco l'invidioso.
A torto si è voluto fare della borghesia una classe. La borghesia è semplicemente la parte soddisfatta del popolo. Il borghese è l'uomo seduto. Una sedia non è una casta.
Come può una persona fare l'elemosina a un povero uomo con un cuore pulito quando crede, e ha interesse a credere, che ci sia un Dio che tiene il punteggio in cielo, che guarda verso il basso e annuisce in segno di approvazione?
Chi fa un'offerta a un morto, a quello non da nulla e toglie a sé stesso.
La migliore elemosina è quella che quando la mano destra dà, la sinistra non lo sa.
Il piacere dell'elemosina è un piacere altezzoso e immorale, il piacere del ricco che si compiace della propria ricchezza, del potere, e del confronto tra la propria importanza e quella del mendico.
Dio aiuti i ricchi, i poveri possono chiedere l'elemosina.
Da ciascuno secondo le sue facoltà, a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Fare l'elemosina a un uomo nudo, per strada, non esaurisce gli obblighi dello Stato, che deve assicurare a tutti i cittadini la sopravvivenza, il nutrimento, un vestire dignitoso, e un modo di vivere che non contrasti con la sua salute.
L'elemosina avvilisce tanto chi la riceve quanto chi la fa.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
Il lavoro è amore reso visibile. Se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere al cancello del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.