L'elemosina è sorella della preghiera.
La suprema felicità della vita è la constatazione d'essere amato, e amato per se stesso; anzi diciamo meglio, malgrado se stesso: questa convinzione, il cieco l'ha.
Oh! L'amore! - lei disse, e la sua voce tremava, e il suo occhio brillava. - è essere due e non essere che una persona sola.
Esser santo è un'eccezione; esser giusto è la regola. Sbagliate, mancate, peccate, ma siate giusti.
I selvaggi hanno dei vizi. È per mezzo di questi che li conquista più tardi la civiltà.
La malinconia è la felicità di essere triste.
Se si potesse dare in elemosina tutto il tempo sciupato, moltissimi mendicanti sarebbero ricchi.
L'elemosina individuale stabilisce legami preziosi tra il ricco e il povero.
Prendere in prestito non è molto meglio di chiedere l'elemosina.
Da ciascuno secondo le sue facoltà, a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Perché i mendicanti vivono ancora. Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
Diffido dell'elemosina che non costa e che non duole.
Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.
Devi diventare bravo in una di queste due cose: seminare in primavera o chiedere l'elemosina in autunno.
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.