Dio aiuti i ricchi, i poveri possono chiedere l'elemosina.
La sicurezza è la madre del pericolo e la nonna della distruzione.
Se il meglio fosse dentro, il meglio verrebbe fuori.
Il leone non è così feroce come viene dipinto.
Sebbene la modestia sia una virtù, la timidezza è tuttavia un vizio.
La luce, figlia primogenita di Dio, è una delle principali bellezze di un edificio.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
Il lavoro è amore reso visibile. Se non potete lavorare con amore ma solo con disgusto, meglio allora che l'abbandoniate andandovi a sedere al cancello del tempio per ricevere l'elemosina da chi lavora con gioia.
Date, ricchi! L'elemosina è sorella della preghiera.
L'elemosina dà solo al donatore l'impressione di fare qualcosa e chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi. Mendicare priva l'uomo della sua dignità, togliendoli l'incentivo a provvedere alle proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo.
Certi uomini di cattivo cuore credono di riconciliarsi con il cielo quando danno una elemosina.
Devi diventare bravo in una di queste due cose: seminare in primavera o chiedere l'elemosina in autunno.
L'elemosina non basta, ci vuole l'amore.
Diffido dell'elemosina che non costa e che non duole.
L'elemosina deprava sia colui che dà, e sia colui che prende, e per di più non raggiunge lo scopo, perché non fa che rafforzare la mendicità.
Girava dappertutto chiedendo elemosine con un piattino di rame. Gli davano molto, ma lui voleva di più, perché il tempio doveva avere una campana i cui rintocchi riportassero a galla gli annegati. Supplicò tanto, che perse la voce. Le sue ossa cominciarono a riempirsi di rumori.