'A morte 'o ssaje ched'e?... è una livella.
L'ignorante parla a vanvera. L'intelligente parla poco. 'O fesso parla sempre.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
Sonno un forziero, per questo sono un donnaiolo: alle donne piacciono gli uomini forti. Dal mio aspetto non si direbbe, la mia forza è truccata: sono un falso debole.
Io non so se l'erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia.
Eh sì, ho perduto la memoria! Infatti nella mia testa avvengono delle lacune che la laguna di Venezia diventa un'inezia lacunare!
Alessandro il Macedone e il suo stalliere, una volta morti, hanno fatto la stessa fine: o entrambi riassorbiti nei medesimi princìpi seminali del mondo oppure, con pari trattamento, dispersi negli atomi.
In ogni uomo che muore muore con lui, la sua prima neve, il primo bacio, la prima lotta. Non muoiono le persone, ma muoiono i mondi dentro di loro.
Aveva paura di avere, in punto di morte, una paura da morire.
Una singola morte è una tragedia, un milione di morti è una statistica.
Ogni sera, quando vado a dormire, muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.
Spero di resistere alle mattutine serenate della morte.
Se guardiamo i vantaggi, la morte è una delle poche cose che può essere fatta semplicemente standosene sdraiati.
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede.
Vivere significa nascere a ogni istante. La morte subentra quando il processo della nascita cessa.