Conosco l'arti del fellone ignote, ma ben può nulla chi morir non pote.
Ché fortuna qua già varia a vicenda mandandoci venture or triste or buone, ed a i voli troppo alti e repentini sogliono i precipizi esser vicini.
Ahi, cieca umana mente, come i giudizi tuoi son vani e torti!
Nel mondo mutabile e leggero costanza è spesso il variar pensiero.
È 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.
Avendo trovato tutti i vòlti all'imitazione del Petrarca, solo egli fu il primo ad uscir da questa via, trovando una maniera peregrina, piena non meno di novità che di maestà, "facendo le pose nel mezzo de' versi", e tenendo il lettore sospeso con piacere e con maraviglia.
O sei innamorato, o non lo sei. E' come la morte... o sei morto, o non lo sei: non è che uno è troppo morto! Non c'è troppo amore, l'amore è lì, non si può andare oltre un certo limite e quando ci arrivi, a questo limite, è per l'eternità.
La morte distrugge un uomo, l'idea della morte lo salva.
La morte odora di resurrezione.
La morte, questo fiero sergente, è severa nella sua custodia.
Non sarà che tutti muoiono perché è gratis?
Il primo annunzio di mia cruda morte, Se a chi muor per amor tanto è concesso, Vo' che tra il sonno l'ombra mia t'apporte.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Un bel morir tutta la vita honora.
La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.