Mai nulla fa chi troppo pensa.
Risorgerò nemico ognor più crudo,Cenere anco sepolto e spirto ignudo.
È la bellezza un raggio di chiarissima luce che non si può ridir quanto riluce né pur quel ch'ella sia. Chi dipinger desìa il bel con sue parole e i suoi colori, se può dipinga il sol.
Ahi crudo Amor, ch'ugualmente n'ancide l'assenzio e 'l mèl che tu fra noi dispensi, e d'ogni tempo egualmente mortali vengon da te le medicine e i mali!
Il peggio che ci può capitare nella vita è di avere in casa senza saperlo il nostro peggior nemico, il più crudele.
Chi imparar vuol d'amare, disimpari il rispetto: osi, domandi, soleciti, importuni, al fine involi e se questo non basta, anco rapisca.
Credere che il pensiero, non imputabile civilmente, sia non imputabile moralmente, è grand'inganno; quasiché le stesse passioni che, secondate, tergono l'azione, non torgano l'opinione.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
Il pensatore somiglia molto al disegnatore che vuol riprodurre nel disegno tutte le connessioni possibili.
Per pensare cose semplici ci vuole un genio; i cretini pensano solo cose complicate.
Molti benpensanti sono poco più che custodi dei loro averi.
La libertà di pensare è il coraggio di imbattersi nei proprio demoni.
Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così pochi ci si dedicano.
Nulla è bene o male, se non si pensa di fare bene o male.
Pensiamo perché non sappiamo.
Se è vero che bisogna possibilmente pensare come uno spirito grande, bisogna invece parlare la stessa lingua che parlano gli altri. Bisogna usare parole ordinane, ma dire cose fuori dell'ordinario.