Che cosa non mi piace della morte? Forse l'ora.— Woody Allen
Che cosa non mi piace della morte? Forse l'ora.
E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.
L'amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande.
Sono sfortunatissimo al gioco. Penso di essere l'unico al mondo cui capita una mano al poker con cinque carte e nemmeno due dello stesso seme.
Ero sopraffatto dal disgusto di me stesso e ho considerato di nuovo l'idea di uccidermi, questa volta aspirando forte col naso in prossimità di un agente di assicurazioni.
Non credo che l'analisi mi possa aiutare. Mi ci vorrebbe una lobotomia.
Il primo sintomo della morte é la nascita.
Vorrei essere solo con la morte. È una partita a due che voglio giocare fino in fondo anche se so che è sempre lei a vincere.
Quando si muore si ha ben altro da fare che di pensare alla morte.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società.
Io posso essere amico solo di spiriti che conoscono la morte. Certo, mi rendono felice se gli riesce di tacere della morte: perché io non posso.
Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione di non poter apprezzare il suo beneficio.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida "In piedi, è giorno fatto!", ti riesce difficile trovare le pantofole.
Un uomo morente ha bisogno di morire, come un uomo assonnato ha bisogno di dormire, e arriva un momento in cui è sbagliato, oltre che inutile, resistere.
La severa uguaglianza della morte ridarà a ciascuno il suo: la codardia della attossicata calunnia compagna infesta della vita rifugge dalla maestà dei sepolcri.