Felice colui che ha trovato il suo lavoro; non chieda altra felicità.
Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
Chi non ha fatto niente non sa niente.
Un uomo non può fare bene un paio di scarpe a meno che non lo faccia devotamente.
La storia del mondo non è altro che la biografia di grandi uomini.
Il blocco di granito che è da ostacolo al cammino del debole, diventa la base di partenza nel cammino del forte.
Se le masse lavoratrici rimangono in uno stato di miseria e di abbrutimento, non v'è grandezza di popolo, né dentro, né oltre i confini della Patria.
Il frutto del lavoro è il più dolce dei piaceri.
In qualunque mestiere, in qualunque professione è bene tenere conto di questo: chi lavora egoisticamente non arriva a niente. Chi lavora altruisticamente se lo ritrova, il lavoro fatto.
Uno dei sintomi dell'arrivo di un esaurimento nervoso è la convinzione che il proprio lavoro sia tremendamente importante. Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.
Il lavoro è un diritto dell'uomo: se l'uomo è povero è addirittura un dovere.
Non è un piacere stare a osservare il lavoro umano quando questo è ancora fatica, maledizione e schiavitù.
Il lavoro non è un diritto.
Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero.
L'uomo sano e saggio non si allontana mai dalla ragione e non si concede nessuno svago se non quello del proprio lavoro.