La rabbia impotente fa miracoli.
Se si potesse scontare la morte dormendola a rate!
Nella lotta alle idee muoiono gli uomini.
Il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.
Il gambero arrossisce dopo la morte. Che finezza esemplare, in una vittima!
Un vero buffone non può farsi beffe di un vero buffone. Uno dei due deve essere falso.
L'ira è temuta come il buio dai bimbi e una piuma rossa dalle fiere. Essa non ha in sé alcunché di saldo o di forte, ma impressiona gli animi fatui.
Le tigri dell'ira sono son più sagge dei cavalli della sapienza.
Contro le cose non conviene adirarsi, giacché esse non se ne curano affatto.
L'ira trasforma nel suo contrario tutto ciò che è ottimo e giustissimo. Non consente che si ricordi di alcun dovere colui che da essa è posseduto: fa di un padre un avversario, d'un figlio un parricida, d'una madre una matrigna, d'un cittadino un nemico, d'un re un tiranno.
Ira è breve furor.
Una risposta gentile calma la collera, una parola pungente eccita l'ira.
Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile. Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.
L'ira sfrenata genera pazzia.
La mia rabbia è la rabbia dei vecchi molto più forte di quella dei giovani: voglio conoscere me nel rapporto con gli altri, perché un vecchio ha tutti i dati necessari.
Un adirato può non essere irascibile, un irascibile, talvolta, può non essere adirato.