L'ozio senza il conforto delle lettere è morte e sepoltura di un uomo vivo.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
Io sono un uomo e non considero nulla che sia umano estraneo a me.
I desideri naturali hanno limiti ben definiti, quelli nati da una falsa opinione non ne hanno: il falso non ha confini.
Tra chi ha un amico e chi lo cerca c'è differenza, come tra il contadino che miete e quello che semina.
Certe abitudini si possono più facilmente troncare che moderare.
Il non fare nulla è la cosa più difficile del mondo.
Coltivare l'ozio è il fine dell'uomo.
È sorprendente come può essere produttivo, a volte, non fare nulla!
Sono sempre le abitudini oziose quelle che si rimpiangono.
Il vero ozio dev'essere una scelta.
L'ozio è il cominciamento di ogni psicologia. Come? La psicologia sarebbe forse un vizio?
L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.
La cosa più deliziosa non è non aver nulla da fare: è aver qualcosa da fare, e non farla.
Tu hai diritto soltanto all'azione, e mai ai frutti che derivano dalle azioni. Non considerarti il produttore dei frutti delle tue azioni, e non permettere a te stesso d'essere attaccato all'inattività.