Morire bene significa sfuggire al pericolo di vivere male.
Non c'è gioia per chi procura l'infelicità altrui.
Un malfattore può avere la fortuna di rimanere nascosto; ma non ne ha mai la certezza.
Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte.
Anche la sfortuna è mutevole. Forse sarà, forse non sarà, nel frattempo non è; tu spera nel meglio.
È tanta la stupidità, anzi la follia degli uomini, che alcuni sono spinti alla morte dal timore della morte.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, E l'alma al cor precipita fremendo.
Si muore talmente meglio quando si crede a qualcosa. Si muore talmente di meno.
La morte non è male: perché libera l'uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desideri. La vecchiezza è male sommo: perché priva l'uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.
In ogni addio c'è un'immagine della morte.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
Tutte le azioni della vita sono riparabili, eccetto l'ultimo (la morte) che nessun procedimento, neppure soprannaturale può riparare. Questo ultimo atto determina tutti gli altri e dà loro significato definitivo.
Due cose belle ha il mondo: amore e morte.