Lieve è il dolore che permette di prendere una decisione.
Non rinviamo niente: chiudiamo ogni giorno il bilancio con la vita. Il difetto maggiore dell'esistenza è di essere sempre incompiuta e che sempre se ne rimanda una parte.
Chi non si ritiene molto felice, anche se è padrone del mondo, è un poveretto.
Il saggio cerca di schivare ogni potenza che possa danneggiarlo, ma per prima cosa si guarda bene dal far vedere che cerca di evitarla.
Non puoi fuggire le necessità, ma le puoi vincere.
Un viaggio è incompiuto se ci si ferma a mezza strada o prima del punto stabilito; la vita non è incompiuta, se è virtuosa.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
I dolori leggeri concedono di parlare: i grandi dolori rendono muti.
Dietro la gioia e il sorriso ci può essere un temperamento ruvido, aspro e scaltro. Ma dietro il dolore non c'è che il dolore. L'angoscia, contrariamente al piacere, non si maschera mai.
La paura è il dolore provocato dalla rappresentazione di un male imminente.
Un modo molto importante per farci amico il dolore è farlo uscire dall'isolamento e condividerlo con qualcuno che può accoglierlo.
Ci sono anche dolori di lusso, che recano lustro a chi li sopporta.
Avidamente allargo la mia mano: dammi dolore cibo cotidiano.
Il dolore ha certi limiti che non conviene oltrepassare.
Guardare da vicino il proprio dolore è un modo di consolarsi.
Può dire di non essere mai andato a scuola chi non fu alla scuola del dolore.