Si aspira ad avere un lavoro, per avere il diritto di riposarsi.
La poesia viene alla luce tentandola e non prospettandola.
I lavativi hanno la pelle dura.
Non bisogna conoscersi per volersi bene.
Il comportamento perfetto nasce dalla completa indifferenza.
Tutto il problema della vita è dunque questo: come rompere la propria solitudine, come comunicare con gli altri.
Questo secolo di pedagogia proletaria predica la dignità del lavoro, come uno schiavo che calunnia l'ozio intelligente e voluttuoso.
La costituzione sovietica garantisce a tutti un lavoro. Un'idea graziosa e inquietante, direi.
Il diritto di vivere non si paga con un lavoro finito, ma con un'infinita attività.
Più avete da lavorare e più dovete pregare, per essere strumenti docili nelle mani di Dio.
Il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno.
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Si è troppo inclini a credere che, se si ha un po' di talento, il lavoro debba riuscire facile. Impegnati sempre, uomo, se vuoi fare qualche cosa di grande.
L'abitudine al lavoro modera ogni eccesso, induce il bisogno, il gusto dell'ordine; dall'ordine materiale si risale al morale: quindi può considerarsi il lavoro come uno dei migliori ausiliari dell'educazione.
Non esistono surrogati del duro lavoro.