Indulgere al piacere è l'inizio di tutti i mali.
Chi è padrone di sé non perde niente.
Nasciamo diversi, moriamo uguali.
È vergognoso dire una cosa e pensarne un'altra: ma scrivere una cosa e pensarne un'altra lo è ancora di più.
La violenza ha le proprie radici nella debolezza.
L'invidia si volge alle cose vicine, mentre quelle lontane sono guardate con animo schietto e sincero. La vita del saggio, dunque, spazia per ogni dove, è senza tempo, non è limitata, come quella degli altri mortali.
Il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura.
L'essenza del piacere è la spontaneità.
Il piacere della carne dei genitori è la causa della nostra vita, che è quindi peccaminosa. Il fatto che gli organi della procreazione non obbediscono alla volontà dell'uomo e lo spingono al disordine è la prova del peccato originale.
L'uomo è spinto dal piacere; la donna dal significato del piacere.
Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione.
I godimenti che la passione dà, sono orribilmente tempestosi, pagati con snervanti inquietudini che spezzano le corde dell'anima.
Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
Dal piacere nasce il dolore, dal piacere nasce il timore: per chi è libero dal piacere non esiste dolore: di cosa dovrebbe aver timore?
Il dolore precede ogni piacere ed è il principio motore dell'uomo.
Ogni piacere ha il suo momento culminante quando sta per finire.