V'è un solo eroismo al mondo: vedere il mondo com'è e amarlo.
La fortuna sa sempre trovare coloro che sanno servirsene.
Agire è credere.
Il compito degli intellettuali è quello di ricercare la verità in mezzo all'errore.
È il lavoro dell'artista creare tramonti quando non ce ne sono.
Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà.
Il vero eroismo non riceve ovazioni, non intrattiene nessuno. Nessuno fa la fila per vederlo. Nessuno se ne interessa.
Diventare un eroe è come vincere la professione più corta sulla terra.
Che cosa rende eroici? Muovere incontro al proprio supremo dolore e insieme alla propria suprema speranza.
Ogni eroe finisce per annoiare.
L'adorazione dell'eroe è più forte dove c'è meno riguardo per la libertà umana.
Eroe o pezzo di fango, non c'era via di mezzo per me, per l'uomo comune, dico, è vergogna infangarsi, ma l'eroe sta troppo in alto perché si possa infangare del tutto, per conseguenza si può stare nel fango.
Gli eroi, d'altro canto, hanno certi privilegi. Possono andare ovunque, sfidare chiunque, purché abbiano il coraggio e la forza di farlo.
L'eroe è colui il quale fa da solo ciò che altri dovrebbero fare: è dunque l'espressione del paese che si rassegna, delle genti in cui la coscienza individuale è debole ; che non sono ancora entrate nella civiltà, o che vi sono entrate male.
La natura ha benignamente provveduto a che ciascuno sia un eroe per il suo cameriere, altrimenti bisognerebbe che gli eroi si spazzolassero gli abiti da sé.
L'eroe antico era quello che affrontava la morte: l'eroe moderno è colui che accetta la vita.