Sventurata la terra che ha bisogno d'eroi.
La legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato, loro.
Il comunismo è una cosa facile che è difficile realizzare.
Un uomo, signora, ha sempre paura di una donna che lo ama troppo.
Rivoltatela come più vi pare, prima viene lo stomaco, poi viene la morale.
L'eroe vero è sempre eroe per sbaglio, il suo sogno sarebbe di essere un onesto vigliacco come tutti.
Bisogna rendersi conto che la mafia è un fenomeno terribilmente serio e grave, e che va combattuto non pretendendo l'eroismo di inermi cittadini, ma coinvolgendo nella lotta le forze migliori delle istituzioni.
V'è un solo eroismo al mondo: vedere il mondo com'è e amarlo.
Nel piccolo italiano medio c'è una zona nobile, un soprassalto di dignità che non arriva all'eroismo ma che lo spinge ad agire, anche solo con una dimostrazione di affetto e di appoggio all'amico.
Gli eroi sono eroi perché il loro comportamento è eroico, non perché vincano o perdano.
La dolorosa meraviglia che ci procura ogni rilettura dei grandi tragici è che i loro eroi, che avrebbero potuto sfuggire a un fato atroce, per debolezza o cecità non capiscono a cosa vanno incontro, e precipitano nell'abisso che si sono scavati con le proprie mani.
Fare il proprio dovere val meglio dell'eroismo.
Uno non può fare l'eroe tutta la vita. Anzi, il più delle volte non può farlo per più di 10 minuti. Certo, in quei dieci minuti si vedono le cose diversamente.
La società borghese manca di eroismo.