Il nevrotico è un apprensivo pieno di risorse.
A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra.
Il denaro è il bene superfluo più utile.
L'uomo è nato per soffrire. E ci riesce benissimo.
Ci sono adulteri che giovano alla coppia più di qualunque fedeltà.
Nessun imbecille è così imbecille da non capire l'utilità di unirsi ad altri imbecilli contro gli intelligenti.
I nevrotici si lamentano della loro malattia ma la sfruttano a volontà, e se la si vuole togliere loro la difendono con le unghie e con i denti.
La nevrosi moderna è cominciata con le scoperte di Copernico.
Tutte le vere aspirazioni e tutte le tendenze del nervoso sottostanno alla dittatura della sua politica di prestigio, si aggrappano a qualsiasi pretesto per non risolvere i suoi veri problemi, e si rivoltano automaticamente contro lo sviluppo del senso sociale.
Ogni dispiacere nevrotico ha questa natura: è un piacere che non può essere avvertito come tale.
Il nevrotico ha una visione perfetta da un occhio, ma non ricorda quale.
Scegliendosi un ideale sessuale di tipo narcisistico che possiede le prerogative che egli sa di non poter raggiungere, il nevrotico cerca così una strada che a partire dallo sperpero libidico applicato agli oggetti, lo riporti al narcisismo.
La via della nevrosi non porta sulla linea dell'attività sociale, non tende alla soluzione dei problemi che sono stati posti, ma sbocca invece nella stretta cerchia familiare e costringe il paziente a finire in una posizione di isolamento.
Nevrotico: uno che può andare dal basso verso l'alto, e viceversa, senza mai toccare il mezzo.
Tutti coloro che desiderano essere più nobili di quanto la loro costituzione non permetta soccombono alla nevrosi; sarebbero stati più sani se fosse stato loro possibile essere peggiori.
Né il medico né il paziente devono cullarsi nella speranza che l'analisi da sola basti ad eliminare la nevrosi. Sarebbe un inganno e un'illusione. In fin dei conti è sempre il fattore morale che opera la scelta tra malattia e salute.