Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
La verità è come il cauterio del chirurgo: brucia, ma risana.
Mostrami il tuo cane e ti dirò chi sei.
Accade nella vita di filosofare male, di filosofare troppo, di filosofare fuor di luogo.
Il pane è la vita degli italiani, e il grano finisce di maturare nella stagione più spessa di grandinate.
Il pregiudizio può essere iniquo, ma risponde a una necessità di difesa.
Quando straripiamo sul male più che non appoggiamo sul bene, quella parte di noi che è sospesa sulla colpa finisce col vincere e precipita.
Tutti siamo impastati di bene e di male, ma questo ultimo bisogna vincerlo.
Se alcuno si truova che per natura sia inclinato a fare piú volentieri male che bene, dite sicuramente che non è uomo, ma bestia o mostro, poi che manca di quella inclinazione che è naturale a tutti gli uomini.
C'è chi non ha mai fatto male solo perché non ne ha avuta l'occasione.
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
Se qualcosa può andar male, lo farà.
È di gran sollievo pensare che il male che ti è accaduto, tutti prima di te l'han sofferto, e tutti lo soffriranno.
Un uomo, da solo, non può fare alcun male. Il male nasce dalla disunione fra le persone.
Ci sono mali dei quali non bisogna cercar di guarire, perché sono i soli a proteggerci contro altri più gravi.
Temo che le persone per bene facciano una infinità di male a questo mondo. Indubbiamente il peggior danno che fanno è quello di conferire una così grande importanza al male.