Scusare il male significa moltiplicarlo.— Gustave Le Bon
Scusare il male significa moltiplicarlo.
Dimostrare che una cosa è razionale non prova sempre che sia ragionevole.
Le folle comprendono raramente qualcosa degli eventi che compiono.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Non si è religiosi soltanto quando si adora una divinità, ma anche quando si mettono tutte le risorse dei proprio spirito, tutte le sottomissioni della volontà, tutti gli ardori del fanatismo, al servizio d'una causa o d'un uomo diventato lo scopo e la guida dei sentimenti e degli atti.
L'intelligenza fa pensare. La credenza fa agire.
Chi si rallegra del male altrui, non troverà chi compianga il suo.
Fare il male è meglio che avere imposto il bene.
Se gli dèi esaudissero le preghiere degli uomini, l'umanità verrebbe dissolta a causa di tutti i mali che gli uomini si invocano l'un l'altro.
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male ne viene che il male l'ha voluto lui. Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
Se qualcosa può andar male, lo farà.
Il male ha una fantasia illimitata.
Chi è risoluto a fare del male, trova sempre il pretesto.
Correre qua e là non ti servirà a niente: tu vai in giro con le tue passioni, i tuoi mali ti seguono.
C'è una certa solidarietà e un'infamia condivisa tra il governo che fa il male e il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile.