Il piacere è l'unica cosa su cui valga la pena di avere una teoria.
Vi sono due maniere di odiare l'arte, l'una è di odiarla, l'altra di amarla con moderazione.
Nessun uomo ha veramente successo a questo mondo, a meno che non abbia una donna alle sue spalle, poiché sono le donne a governare la società. Se non si hanno donne al proprio fianco, si è fuori dal mondo.
Viviamo in un'epoca che legge troppo per essere saggia, e crede troppo per essere bella.
Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.
Vent'anni d'amore rendono una donna simile a un rudere, ma vent'anni di matrimonio la rendono simile a un monumento pubblico.
Una cosa buona non ci piace, se non ne siamo all'altezza.
Piaceri: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.
Spesso possiamo sopportare mezzo chilo di dolore molto più facilmente di quanto siamo in grado di tollerare la perdita di un grammo di piacere a cui eravamo abituati.
Il piacere è l'unica cosa degna di essere vissuta: niente fa invecchiare quanto la felicità.
Un tempo illimitato contiene la stessa quantità di piacere che uno limitato, quando i confini dei piaceri si valutino con retto calcolo.
La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
In questa terra di lacrime, ci restano due piaceri: amare una bella donna e fumare un sigaro toscano.
Il piacere è l'esca del peccato.
Quando si vuol piacere nel mondo, bisogna risolversi a lasciarsi insegnare molte cose che si sanno da persone che le ignorano.