I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Il cuore dei forti sa cedere al momento opportuno.
Il vino mi spinge, il vino folle, che fa cantare anche l'uomo più saggio, e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare, e gli tira fuori parole che sarebbe meglio tacere.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo.
Presto invecchiano gli uomini nelle disavventure.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Che si siano sempre pregati gli dèi è umano, ma ciò non depone, a dire il vero, in favore della nostra eleganza. Meno che mai della loro.
Gli dei muoiono, ma dalle loro ceneri altri dei nascono.
Gli dèi sono l'incarnazione di quello che non potremo mai essere.
Gli Etiopi dicono che i loro dèi sono camusi e neri, i Traci che hanno occhi azzurri e capelli rossi.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Gli dèi sono tali in quanto, volutamente e intenzionalmente, non fanno nulla.
Stanchezza, che d'un sol balzo vuol attingere le ultime cose, con salto mortale: una misera ignorante stanchezza, che non vuol più nemmeno volere: essa ha creato tutti gli dèi e i mondi dietro il mondo.