I doni degli dei nessuno può sceglierseli.
Il sonno è il fratello gemello della morte.
Al destino di morte non scampa nessuno che nasce.
Tutte le morti sono odiose per i miseri mortali.
A chi è nel bisogno non si addice il pudore.
Anche uno stolto può essere saggio dopo l'evento.
Gli dèi ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via.
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Gli dei muoiono, ma dalle loro ceneri altri dei nascono.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
Non si debbono rifiutare i nobili doni degli dèi quali essi soli distribuiscono, e quali nessuno può acquistare con la sua volontà.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.