Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.— Carlo Dossi
Anticamente migliaia di dèi parevano pochi; oggidì uno è di troppo.
Non vi ha che una medicina efficace; quella di regolare la vita in modo da non aver mai bisogno di rimedi.
L'originalità in arte ha più spesso radice in difetti che non in virtù.
Vi ha gente che è sempre del parere dell'ultimo libro che legge.
Chi molto dice, pensa poco.
La traduzione delle opere letterarie, o sono fedeli e non possono essere se non cattive, o sono buone e non possono essere se non infedeli.
Chi ama la verità odia gli dèi, al singolare come al plurale.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
Gli uomini creano gli dèi a propria immagine, non solo riguardo alla loro forma, ma anche al loro modo di vivere.
Dagli dèi, dobbiamo imparare perlomeno una virtù: la discrezione. Essi si comportano in ogni caso come se non esistessero.
L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.
Preferirei sentir parlare di un barbone americano vivo piuttosto che di un dio greco morto.
È conveniente che esistano gli dei, e, siccome è conveniente, lasciateci credere che esistano.
È una cosa stolta supplicare gli dei per ottenere ciò che uno è in condizione di procurarsi da se stesso.
Ci siano o no gli dèi, di essi siamo servi.
Non sono da temere gli dèi; non è cosa di cui si debba stare in sospetto la morte; il bene è facile a procurarsi; facile a tollerarsi il male.