L'uomo muore di freddo, non di oscurità.
Chi viaggia molto non cerca posti nuovi, ma fugge da quelli vecchi.
Sono stati sempre poeti, uomini innamorati della gloria, a cantarne la vanità.
Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.
La consapevolezza è una malattia.
Una fede che non dubita è una fede morta.
La morte, inevitabile termine a chi venne in vita, mai fu inutile a chi mal vive, e mai dannosa a chi visse bene.
A volte per i morti si fanno cose che non si sarebbero fatte per i vivi.
Ma morire è proprio questo - non più sapere che sei morta.
Lasciando con la patria ogni conforto, Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, Carco n'andrò di così gravi some, Chiamando morte, e te sola per nome.
Ci sono diecimila e più porte attraverso cui l'uomo può uscire di scena.
Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
Non c'è niente di più errato del ritenere la morte simile al sonno. Perché dovrebbe esserlo se la morte non assomiglia al sonno? L'essenza del sonno è il destarsi da esso, ma dalla morte non ci si desta.
Se non ci fosse la morte, noi moriremmo eternamente.
Non possiamo ingannare la morte ma possiamo farle fare così tanta fatica che quando arriverà a prenderci saprà di avere ottenuto una vittoria altrettanto perfetta della nostra.
La morte è qualcosa di inevitabile. Quando un uomo ha fatto quello che ritiene il suo dovere per la sua gente e il suo paese, può riposare in pace. Credo di aver fatto quello sforzo ed è per questo che riposerò per l'eternità.