Vivo alla morte, ma morto alla vita.
La singolarità vera e nuova, l'originalità, non è cosa che si procacci di fuori; si ha dentro o non si ha; e chi l'ha veramente non sa neppure d'averla e la manifesta con la maggiore semplicità.
Vale più una pietruzza in patria, che tutto un regno fuorvia!
Con il progredire della civiltà l'uomo si fa sempre più debole.
Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito...
L'umorismo non ha affatto bisogno d'un fondo etico, può averlo o non averlo: questo dipende dalla personalità, dall'indole dello scrittore.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
Il fatto che siano tutti votati alla scomparsa, produce in noi un sentimento insopportabile. Ma lo sarebbe ancora di più se fosse la morte a scomparire...
Una morte è una tragedia, un milione di morti è statistica.
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
Non avere paura della morte, fa meno male della vita.
Il vero antidoto alla paura della morte non può che provenire dalla vita. Essa è un formidabile diversivo, un antidoto che respinge indietro quel pensiero e quella paura.
La maggior parte delle persone muoiono all'ultimo minuto; altre 20 anni prima, alcune ancora prima. Sono i dannati della terra.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
La morte non deve essere temuta da coloro che vivono con saggezza.
La morte viene silenziosa come un alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce.