Il pessimismo è l'ottimismo del pessimista.
Il peccato originale è la fede.
Gli uomini costruiscono le loro più grandi speranze su mezzi di distruzione.
La libertà è l'indifferenza.
Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
Se pensi che una cosa sia impossibile, lo diventerà. Il pessimismo spunta le armi di cui hai bisogno per vincere.
Tra l'ottimista che ha per massima: "Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda", e il pessimista replicante: "Fa' d'ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio", preferisco il secondo.
Un pessimista è uno che, quando sente profumo di fiori, si guarda in giro per vedere dov'è la bara.
Il meglio non è altro che la realtà così com'è. Questo fu il pessimismo di Hegel.
Il pessimismo cosmico è una dottrina di consolazione. Molto peggio sta chi credendo all'ambivalenza dell'ordine esistente, riconosce se stesso per inadatto, quindi per condannato a soffrire.
Colui che non ha niente da perdere non ha nessuna ragione di essere pessimista.
Un pessimista è un uomo che guarda entrambi i lati della strada prima di attraversare in un senso unico.
Basta con il pessimismo scaramantico di quelli che ti dicono che va sempre male. Dobbiamo anche capire che non esiste un solo modo di fare le cose.
Non cediamo al pessimismo. Non passiamo a quella amarezza che il diavolo ci porge ogni giorno.
L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero.