Fondare le scienze sul desiderio, non più sulla memoria.
In questo mondo, non c'è che il terrore per difendersi dall'angoscia.
L'avarizia è prudenza, e la prudenza avarizia.
Un gran lavoratore è un povero diavolo che si annoia.
Chi ama veramente la vita non può odiare la morte.
La libertà è l'indifferenza.
Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati, ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso.
La scienza è dopotutto un'arte, una questione di consumata abilità nel condurre la ricerca.
Strano come la scienza che ai vecchi tempi sembrava inoffensiva si sia trasformata in un incubo che fa tremare tutti.
Più che un sistema di credenze, la scienza può essere considerata un sistema di problemi.
La scienza non è altro che buon senso addestrato e organizzato.
Tutta la conoscenza prescientifica, sia essa animale o umana, è dogmatica; e con la scoperta del metodo non dogmatico, cioè del metodo critico, comincia la scienza.
L'unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione.
La grande importanza dei problemi definiti per il progresso della matematica e della scienza in generale è innegabile. finché un ramo della conoscenza riesce a supplire a un surplus di questi problemi, essa mantiene la sua vitalità.
La scienza ha indirettamente una grande funzione morale, perché insegna a distinguere i fatti dai valori, a non confondere le diverse sfere di competenza. Questa chiarezza, questa corretta grammatica e sintassi del pensiero sono la premessa per non imbrogliare e non essere imbrogliati.
Può darsi che tutte le scienze, o la maggior parte di esse, comincino con la sofferenza o con la pietà. Ma una volta che la scienza ha preso avvio, non c'è più posto per queste emozioni.