Il pessimismo, quando uno ci si abitua, è tanto gradevole quanto l'ottimismo.
I giornalisti dicono una cosa che sanno che non è vera, nella speranza che se continueranno a dirla abbastanza a lungo sarà vera.
Il grande vantaggio di essere su una rotaia è che quando si è su una rotaia, si sa esattamente dove ci si trova.
Una volta che hai deciso di svolgere un certo compito, fallo anche a costo di diventare annoiato o disgustato. L'aumento di autostima che ti viene dall'aver svolto un compito fastidioso è immenso.
Il buon gusto è meglio del cattivo gusto, ma il cattivo gusto è meglio di nessun gusto.
Il discorso pessimistico appartiene al genere oratorio, e questo perché presuppone un uditorio che può gridare e agitarsi.
Prima di salutarvi vorrei tanto lasciarvi un messaggio positivo. Ma non ne ho. Vanno bene lo stesso due messaggi negativi?
Non conosco nessun pessimista che abbia mai combinato qualcosa di buono nella vita.
Se pensi che una cosa sia impossibile, lo diventerà. Il pessimismo spunta le armi di cui hai bisogno per vincere.
Nessun pessimista ha mai guadagnato un pubblico ampio quanto il suo genio, mentre molti scrittori ottimisti sono stati letti e il loro talento sopravvalutato solo perché hanno scritto del lato luminoso della vita.
Ciò che chiamiamo «pessimismo» non è altro che l'«arte di vivere», l'arte di assaporare l'amaro in tutto ciò che è.
Improntare il giornale a ottimismo, fiducia e sicurezza nell'avvenire. Eliminare le notizie allarmistiche, pessimistiche e deprimenti.
Un pessimista costruisce sempre prigioni in aria.
Pessimismo (s.m.). Atteggiamento filosofico imposto, a dispetto delle più radicate convinzioni, dalla scoraggiante prevalenza degli ottimisti con le loro speranze da spaventapasseri e i loro stolidi, esasperanti sorrisi.
É meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.