L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante.
Quanto tu ami senza provocare amore, cioè quando il tuo amore come amore non produce amore reciproco, e attraverso la tua manifestazione di vita, di uomo che ama, non fa di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è una sventura.
Coloro che lavorano, non guadagnano, e quelli che guadagnano, non lavorano.
Tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta la classe operaia a questo livello della più profonda degradazione.
Lo sviluppo di un individuo è condizionato dallo sviluppo di tutti gli altri.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
Le ideologie sono la maschera con cui si fa la politica, per celarne le asprezze e inseguire il consenso.
L'ideologia ha lasciato l'impronta sullo stesso sofà sul quale sono seduto.
Non si può dubitare di un'ideologia appena scelta.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.
Nella loro pretesa di spiegazione totale, le ideologie hanno la tendenza a spiegare non quel che è, ma quel che diviene, quel che nasce e muore.
La peggiore ideologia è quella inconsapevole di essere tale e che si traveste, ai propri occhi, in immagine fedele e diretta della realtà.
Tutte le ideologie servono a velare e a sopportare l'intollerabile tragicità della vita nuda, con la quale non è il caso di civettare e che è bene far finta di ignorare.