L'ideologia ha lasciato l'impronta sullo stesso sofà sul quale sono seduto.
A sessant'anni, so poco più della saggezza di quando ne avevo trenta, ma so un sacco di cose in più sulla follia.
La malafede ama i discorsi sull'amicizia e la lealtà.
Se avessi trovato le parole che cercavo, non avrei letto tanto.
Se stai per infrangere una Regola d'Arte, rendi il crimine interessante.
Poche amicizie possono sopravvivere agli sbalzi d'umore di una storia d'amore.
L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante.
Le ideologie sono la maschera con cui si fa la politica, per celarne le asprezze e inseguire il consenso.
Non si può dubitare di un'ideologia appena scelta.
Nella loro pretesa di spiegazione totale, le ideologie hanno la tendenza a spiegare non quel che è, ma quel che diviene, quel che nasce e muore.
La peggiore ideologia è quella inconsapevole di essere tale e che si traveste, ai propri occhi, in immagine fedele e diretta della realtà.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.
Tutte le ideologie servono a velare e a sopportare l'intollerabile tragicità della vita nuda, con la quale non è il caso di civettare e che è bene far finta di ignorare.