Le ipotesi si fanno soltanto in vista di qualche fine.
Il denaro, in quanto possiede la proprietà di comprar tutto, di appropriarsi di tutti gli oggetti, è dunque l'oggetto in senso eminente. L'universalità della sua proprietà costituisce l'onnipotenza del suo essere, esso è considerato, quindi, come ente onnipotente.
La strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.
In linea di principio un facchino differisce da un filosofo meno che un mastino da un levriero. È la divisione del lavoro che ha creato un abisso tra l'uno e l'altro.
La critica non ha strappato i fiori immaginari dalla catena perché l'uomo continui a trascinarla triste e spoglia, ma perché la getti via e colga il fiore vivo.
L'unico antidoto alla sofferenza mentale, è il dolore fisico.
È un ottimo sport mattutino per un ricercatore mandare al diavolo ogni mattina prima di colazione un'ipotesi prediletta: mantiene giovani.
Le teorie sono certamente utilissime, perché sono stimolanti e servono per impostare una ricerca. Ma senza verifiche sperimentali restano quello che sono: cioè solo delle ipotesi.
L'importante è proporre delle ipotesi. Nessuna attività è più nobile di questa, più degna dell'uomo.
Qualunque cosa non deducibile dai fenomeni va chiamata ipotesi; e nella filosofia sperimentale non trovano posto le ipotesi sia metafisiche, sia fisiche, sia delle qualità occulte, sia meccaniche.