Non si può dubitare di un'ideologia appena scelta.
I primi ricordi della vita sono ricordi visivi. La vita, nel ricordo, diventa un film muto.
Oggi la libertà sessuale della maggioranza è in realtà una convenzione, un obbligo, un dovere sociale, un'ansia sociale, una caratteristica irrinunciabile della qualità di vita del consumatore.
La droga serve a sostituire la grazia con la disperazione, lo stile con la maniera.
Per essere poeti, bisogna avere molto tempo.
La televisione è un medium di massa, e come tale non può che mercificarci e alienarci.
Il grande malanno del nostro tempo si chiama ideologia e i portatori del suo contagio sono gli intellettuali stupidi.
L'ideologia dominante è sempre stata l'ideologia della classe dominante.
L'ideologia ha lasciato l'impronta sullo stesso sofà sul quale sono seduto.
La carne in scatola americana la mangio, ma le ideologie che l'accompagnano le lascio sul piatto.
La peggiore ideologia è quella inconsapevole di essere tale e che si traveste, ai propri occhi, in immagine fedele e diretta della realtà.
Tutte le ideologie servono a velare e a sopportare l'intollerabile tragicità della vita nuda, con la quale non è il caso di civettare e che è bene far finta di ignorare.
Nella loro pretesa di spiegazione totale, le ideologie hanno la tendenza a spiegare non quel che è, ma quel che diviene, quel che nasce e muore.
Le ideologie sono la maschera con cui si fa la politica, per celarne le asprezze e inseguire il consenso.