La felicità è il fine di se stessa.
È più facile morire per una religione che viverla assolutamente.
Ogni scrittore, ogni uomo deve vedere in tutto ciò che gli accade, ivi compreso lo scacco, l'umiliazione e la sventura, uno strumento, un materiale per la sua arte, da cui deve trarre profitto.
L'unica cosa senza mistero è la felicità, perché si giustifica da sé.
Chi dice che l'arte non deve propagandare dottrine si riferisce di solito a dottrine contrarie alle sue.
La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo.
Nessun uomo è felice se non pensa a se stesso come tale.
La vera felicità non dipende dal numero degli amici, ma da quali ci si è scelti e da quanto essi valgono.
Per quanto possa sembrare paradossale, quello che a molti di noi manca è il coraggio di tollerare la felicità senza autosabotarsi.
Non credere, amico mio, che l'uomo sia capace di sentire tanta felicità quanta ne può concepire; c'è nel desiderio e nell'immaginazione meno forza che nella sensibilità.
Smettila di cercare la felicità negli stessi posti in cui l'hai persa.
Il segreto della felicità è questo: fate in modo che i vostri interessi siano il più possibile numerosi e che le vostre reazioni alle cose e alle persone che vi interessano siano il più possibile cordiali anziché ostili.
Un tavolo, una sedia, un cesto di frutta e un violino; di cos'altro necessita un uomo per essere felice?
Ricorda questo, serve molto poco per rendere una vita felice.
La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità.
La felicità è un vino prezioso, che sembra insipido a un palato volgare.