Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare.
Io vedo la musica come fluida architettura.
Ti svegli un giorno e improvvisamente ti rendi conto che la tua giovinezza è alle spalle, anche se sei ancora giovane dentro, nel cuore.
Mi si spezza il cuore di fronte alla stupidità della mia specie.
Io canto il mio dolore e dipingo la mia gioia.
Ho imparato che una donna che non è mai una vecchia donna.
Abbandona l'ira, trascura l'orgoglio, passa oltre ogni vincolo: nessun dolore tocca l'uomo distaccato da nome e forma, e che non possiede nulla.
Non dura ininterrottamente il dolore della carne; il suo culmine dura anzi un tempo brevissimo; e ciò che di esso appena oltrepassa il piacere non si protrae molti giorni nella nostra carne. Le lunghe malattie poi arrecano alla carne più piacere che dolore.
Là dove cresce il dolore è terra benedetta.
Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci.
Ascoltatemi nel mio dolore, perché può darsi che non vi richiami mai più.
Il dolore non esiste per chi s'innalza verso l'ora triste con la forza d'un cuore sempre giovine.
Ogni dolore viene scritto su lastre di una sostanza misteriosa al paragone della quale il granito è burro. E non basta un'eternità a cancellarlo.
Temo il dolore fisico in quanto penso che esso possa limitare la mia libertà. Ho paura di non saperlo sopportare.
Il dolore infierisce proprio là dove si accorge che non è sopportato con fermezza. Poichè il ringhioso dolore ha meno forza di mordere l'uomo che lo irride e lo tratta con disprezzo.
Il dolore è il grido dall'allarme della natura. È l'avvertimento sommario del complesso psichico contro l'aggressione di un estraneo.