E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
Chiama i ricordi col loro nome volta la carta e finisce in gloria.
E un sollievo di lacrime a invadere gli occhi e dagli occhi cadere.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno non si guardò neppure intorno ma versò il vino, spezzò il pane per chi diceva ho sete e ho fame.
Giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
Io mi dico: è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati.
Dopo un grande dolore, arriva un sentimento formale.
Non esistendo dolore, sua nascita e suo arresto, non può logicamente esistere neppure il cammino, il quale consiste nell'arresto del dolore.
Mi spaventa la quantità di dolore che si può dare a chi si lega a te. Il senso di potenza quando ti accorgi che puoi distruggere la persona che ti ama.
Sai quando le persone diventano forti? Quando imparano ad accettare il dolore.
Vorrei dirti le parole più vere, ma non oso, per paura che tu rida. Ecco perchè mento, dicendo il contrario di quello che penso. Rendo assurdo il mio dolore per paura che tu faccia lo stesso.
Immaginare il bene ci rende soltanto più sensibili al male. Il dente crudele del dolore non fa mai soffrire tanto come quando rode la ferita e non la taglia di netto.
Dov'è il dolore, là il suolo è sacro.
Là dove cresce il dolore è terra benedetta.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.