Io vedo la musica come fluida architettura.— Joni Mitchell
Io vedo la musica come fluida architettura.
Ti svegli un giorno e improvvisamente ti rendi conto che la tua giovinezza è alle spalle, anche se sei ancora giovane dentro, nel cuore.
Mi si spezza il cuore di fronte alla stupidità della mia specie.
Il dolore è così facile da esprimere, eppure così difficile da raccontare.
Ho imparato che una donna che non è mai una vecchia donna.
Faccio l'amore con la mia musica e fare l'amore è una gran bella cosa.
Se ascolti gli altri cantanti, finisci per imitarli e io voglio rimanere originale. Imparo di più dal guardarmi intorno che ascoltare la musica degli altri.
Se avessimo scritto tutti lo stesso genere di canzoni ci saremmo stufati prima e avremmo voluto lavorare da solisti prima, ma scriviamo tutti pezzi diversi e questo mantiene alto l'interesse.
Sono stanco di suonare davanti a gente che applaude per il motivo sbagliato.
L'esperienza mi dice che si conosce un'opera intimamente solo quando si può cantarla mentalmente a sé stesso e quasi ricrearla nella propria mente.
I poeti che non s'interessano alla musica sono, o diventano, cattivi poeti.
La gente che ama la musica è assurdamente irragionevole. Vorrebbe sempre che si fosse perfettamente muti proprio quando si bramerebbe essere assolutamente sordi.
Quando gli uomini sono molto felici non tollerano la musica che non conoscono.
La musica mi trasporta in un mondo in cui il dolore non smette di esistere, ma si allarga, si placa, diventa insieme più calmo e più profondo, come un torrente che si trasforma in lago.
In effetti il tipo di musica che lui apprezzava davvero era quella che non veniva mai suonata.