Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
Dovunque si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini.
L'esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte.
Solo chi beneficia dell'elogio apprezza la critica.
Chi nella vita non fu mai folle, non fu mai savio.
Gli ebrei, se sono buoni, sono migliori, se cattivi, peggiori dei cristiani.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
Il dolore è una di quelle chiavi che servono ad aprire non solo i segreti dell'animo ma il mondo stesso. Quando ci si avvicina a quei punti in cui l'uomo si mostra all'altezza del dolore, o superiore ad esso, si accede alle sorgenti della sua forza e al mistero che si nasconde dietro il suo potere.
Il dolore è il grido dall'allarme della natura. È l'avvertimento sommario del complesso psichico contro l'aggressione di un estraneo.
Niente rende tanto grandi, quanto un grande dolore.
Il dolore e il piacere si alternano come la luce e l'ombra.
Sai tu che sia il dolore? Troppe volte è l'ultima parola vuota di un verso vuotissimo per far rima con amore.
Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, mi ha dato il frutto della felicità.
Il dolore conduce all'amarezza, l'amarezza alla rabbia; viaggia troppo in questa direzione e perderai la via.
Sinché un uomo gode della vita, nulla deve disperare: può ad un tratto passare dal più profondo dolore alla massima gioia; dalla massima disgrazia alla più alta felicità.
È probabile che i tormenti del martirio li sentono più acutamente gli astanti. I tormenti sono illusori. La prima sofferenza è l'ultima sofferenza, perché le lesioni successive si perdono nell'insensibilità.