Non c'è alcuna legge nella storia, non più che in un caledoscopio.
Le montagne sono il principio e la fine di ogni scenario naturale.
I libri si dividono in due categorie: i libri per adesso e i libri per sempre.
Benché la giustizia assoluta sia irraggiungibile, quella che ci occorre per la pratica quotidiana è raggiungibile da quelli che ne fanno il loro scopo.
L'arte migliore è quella in cui la mano, la testa e il cuore di un uomo procedono in accordo.
Il musicista compone un'aria mettendo insieme delle note in certe date relazioni; il poeta compone una poesia mettendo insieme in bell'ordine pensieri e parole; e il pittore in un quadro mettendo in bell'ordine pensieri, forme e colori.
Le cattive leggi sono la peggior sorte di tirannia.
L'orrore della legge fa la maestà del giudice.
La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
La legge è fatta per la protezione dei bricconi.
Non è vera né buona legge quella che non ha per madre la Sofia e per padre l'Intelletto razionale.
Fra due leggi opposte, tra due stabilimenti di usanze che hanno inconvenienti e vantaggi, bisogna consultar quale origine abbiano in natura e limitarli coi limiti fissati dalla natura medesima. Esempio il pensiero della posterità che le leggi limiteranno a sufficienza a due o tre generazioni.
Le leggi sono come ragnatele: quando qualcosa di leggero e di debole ci cade sopra, lo trattengono, mentre se ci cade una cosa più grande, le sfonda e fugge via.
I deboli di mente e l'uomo di genio non dovrebbero essere uguali davanti alla legge.
Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.
La legge deve esprimere l'aspirazione generale, promuovere l'utile di tutti, rispondere a un battito del cuore della Nazione. La Nazione intera deve esser dunque, direttamente o indirettamente, legislatrice.