Ogni persona ha ciò che non vuole, e ciò che vorrebbe l'hanno gli altri.
Ciò che l'occhio non vede, lo stomaco accetta senza rivolta.
Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo...
Essere poveri è il meno. È l'esser conosciuti come poveri, che fa male.
La sorte del timido non è felice. Gli uomini non lo possono soffrire, le donne lo disprezzano, e lui si disprezza e non si può soffrire.
Egli sarà accanto a voi per confortarvi, proteggere e dare se occorre, la sua vita per voi. Egli vi sarà fedele nella fortuna come nelle difficoltà. È il cane!
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
L'invidioso è destinato a non godere mai.
L'amore guarda attraverso un telescopio; l'invidia, attraverso un microscopio.
Pochissime persone parlano chiaramente e volentieri dell'invidia che provano: parlarne apertamente inibisce perché è come mettersi a nudo, svelare la parte più meschina e vulnerabile di sé.
Anche in uno stato oppresso c'è la possibilità per un uomo saggio di manifestarsi, e in uno fiorente e felice regnano la sfrontatezza l'invidia e mille altri vizi che rendono inerti.
Tre sono le cose che dovremmo sempre evitare: l'odio, l'invidia ed il disprezzo.
L'invidia deriva dal confronto irrazionale fra quanto hanno raggiunto altre persone e quanto avete raggiunto voi. Non è la mancanza delle qualità che possiedono gli altri a causare il vostro insuccesso, bensì l'incapacità di valorizzare a dovere le qualità che possedete.
L'invidia è come prendere un veleno e aspettare che l'altra persona muoia.
L'emulazione è la passione delle anime nobili; l'invidia il supplizio di quelle vili.
Il milionario non godrebbe niente se gli mancasse l'invidia del popolo.