È meglio subire un'ingiustizia che compierla.— Hermann Hesse
È meglio subire un'ingiustizia che compierla.
Soltanto il pensiero vissuto ha valore.
Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso.
Io non credo in quei poeti dalle cui menti, si dice, i versi prorompono già compiuti, come dee corazzate. Io so quanta vita interiore e quanto sangue rosso vivo ogni singolo verso genuino deve aver bevuto, prima di poter alzarsi in piedi e camminare da solo.
Perché ti amo, di notte son venuto da te così impetuoso e titubante e tu non mi potrai più dimenticare l'anima tua son venuto a rubare. Ora lei è mia - del tutto mi appartiene nel male e nel bene, dal mio impetuoso e ardito amare nessun angelo ti potrà salvare.
Di una storia è vero solo quello che l'ascoltatore crede.
Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.
Ingiustizia. Un peso che, fra tutti quelli che addossiamo agli altri, o portiamo noi stessi, risulta leggerissimo quando viene dalle nostre mani, e pesantissimo quando ci grava sulle spalle.
L'uomo di sensibilità giusta e di retta ragione, quando si sente preoccupato del male e dell'ingiustizia del mondo, cerca naturalmente di correggerli, dapprima, in ciò che gli si manifesta più vicino; e questo lo troverà nel suo stesso essere. Ma questa opera lo impegnerà per tutta la vita.
È buona cosa ostacolare chi commette un'ingiustizia. Se non si riesce a fare questo, è buona cosa non commettere ingiustizie insieme a lui.
Si piange quando si grida all'ingiustizia.
Taluni pensano che commettere ingiustizie sia il solo modo di esercitare il potere.
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa.
Il mondo non può sostenersi senza ingiustizia.
L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.