Di una storia è vero solo quello che l'ascoltatore crede.
L'arte della vita sta nell'imparare a soffrire e nell'imparare a sorridere.
"Mai più!" diceva imperiosa la sua volontà. "Domani ancora!" supplicava il cuore singhiozzante.
Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
Un giorno verrà la pace con l'ultima stanchezza, e la terra madre mi accoglierà in sé.
Nulla è più pericoloso per l'anima che occuparsi continuamente della propria insoddisfazione e debolezza.
La bestialità s'è infilata dei guanti sulle zampe. Questo è il risultato di tutta la storia universale.
La storia vera è l'opera di chi si colloca là dove nessuno vorrebbe essere, nell'umiltà del servizio, nell'insignificanza apparente della bontà, nel silenzio degli uomini di buona volontà.
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere: "Non tentare di volare troppo in alto", come viene intesa in genere, e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso: "Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide".
La storia di ogni società è stata finora la storia di lotte di classe.
La storia è una guida alla ricerca dell'uomo.
Buon storico è chi conserva il senso della specificità di ogni età, della successione delle epoche e, infine, delle costanti che, sole, ci permettono di parlare di un'unica e medesima storia.
La storia non è che il quadro dei delitti e delle disgrazie.
Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all'indietro.
La storia ci ha insegnato che spesso la menzogna la serve meglio della verità...