La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
L'aspetto più atroce della povertà è costituito dal fatto che rende ridicoli.
Una moglie perfetta, bella, elegante, ricca, feconda, di buona famiglia e di ottima moralità, ammesso che esista, sarebbe insopportabile per chiunque. Quale nobiltà, quale bellezza, quale virtù valgono tanto da sentirsele rinfacciate di continuo?
Un uccello raro sulla terra, e in tutto simile a un cigno nero.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.
Che cosa farò a Roma? Non so mentire.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.
La critica, come la intendo io, viene scritta nella speranza che le cose migliorino.
La critica è una spazzola che non si può usare sulle stoffe leggere, dove porterebbe via tutto.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
Tu puoi individuare il cattivo critico allorquando comincia a discutere il poeta e non la poesia.
La gente ti chiede una critica, ma in realtà vuole solo una lode.
Spesso la critica non è scienza; è un mestiere, in cui occorre più salute che intelligenza, più fatica che capacità, più abitudine che genio.
Criticare è valutare, impadronirsi, prendere possesso intellettuale, insomma stabilire un rapporto con la cosa criticata e farla propria.