A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
Si deve conoscere la propria misura.
Quello di essere poveri e di voler vivere da ricchi è un vizio molto diffuso.
Nel suo castello maledetto nessun signore ha mai castrato ragazzi brutti. Adolescenti storpi e scofolosi, gobbuti dietro e davanti Nerone non li rapisce.
Il bambino ha diritto a tutto il rispetto.
Mens sana in corpore sano.
Ho un libro dove metto una crocetta per ogni viaggio ripetuto a Roma, New York, Tokyo o ovunque nel mondo. È un giochino divertente, e le croci sotto la voce "Roma" sono parecchie centinaia. La conosco bene.
Stolto, che volli coll'immobil fato Cozzar della gran Roma, onde ne porto Rotta la tempia, e il fianco insanguinato; Chè di Giuda il Leon non anco è morto; Ma vive e rugge, e il pelo arruffa e gli occhi.
Roma intanto prospera sulle rovine di Alba.
Io non so se Roma pagana gettò più uomini alle belve che Roma cristiana al rogo.
Roma è l'esempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo.
Chi vive a Roma dopo un po' di tempo non si accorge più delle sue bellezze, ma appena si allontana anche per un breve viaggio e ritorna, ritrova Roma bella, magica e grandiosa più di prima.
Roma de travertino, rifatta de cartone, saluta l'imbianchino, suo prossimo padrone.
A Roma tutto ha un prezzo.
Roma ha l'osteria, luogo popolaresco, un po' buio, bonario, con tavole di marmo, boccali di vino, belle insegne rossastre con le scritte: «Vino dei Castelli a tanto il litro».
Parigi sarà la mia scuola, Roma la mia università. Giacché essa è una vera Universitas e quando la si è veduta, si è veduto tutto. Perciò non ho fretta d'entrarvi.