La critica innalza perché non vede l'ora di abbattere.
Preoccupiamoci di fare le cose che noi conosciamo, di farle nel migliore dei modi, con l'intensità giusta, con la cattiveria giusta, con l'umiltà giusta e con la voglia di fare fatica, questa è la cosa più importante.
Ero un calciatore indomito ma leale, non ho mai aizzato nessuno, meno che mai il tifoso juventino che ha sempre partecipato con sportività ed entusiasmo, accettando sempre il verdetto del campo.
La fede aiuta a distinguere il bene e il male, a scegliere la via giusta nei momenti di difficoltà.
Il perdono fa parte del compito dell'allenatore, altrimenti su 25 calciatori ne salveresti 10.
Non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro.
Non prestate alcuna attenzione alla critica degli uomini che non hanno, loro stessi, scritto un'opera notevole.
Non si può criticare ed essere diplomatici allo stesso tempo.
Un critico è un uomo che conosce la strada, ma non sa guidare l'auto.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
Irritarsi per una critica vuol dire riconoscere di averla meritata.
La critica salutare, ben informata ed equilibrata è l'ozono della vita pubblica.
Un "critico" è un uomo che non crea nulla e proprio perciò si ritiene qualificato a giudicare il lavoro degli uomini creativi, Vi è logica, in questo: lui non ha preconcetti... odia allo stesso modo tutti gli individui creativi.
È facile criticare giustamente; è difficile eseguire anche mediocremente.
Credo che la critica si giochi in una dimensione solitaria, oggi più che in passato. Il critico ha bisogno di amici, non di complici come è accaduto con i giochi di squadra della stagione ermetica.