È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
Fra imbecilli che vogliono cambiare tutto e mascalzoni che non vogliono cambiare niente, com'è difficile scegliere!
È più facile amare gli altri che sé. Degli altri si conosce il meglio.
Occorrerebbe per la penna, come si usa per ogni micidiale strumento, il porto d'armi.
Nascere è umano, perseverare è diabolico.
Gli assenti hanno una volta torto ma novantanove volte ragione.
Non ho una buona opinione del mondo creato: un incubo da indigestione, durante una siesta di Dio.
Una creazione che non abbia all'origine l'amore è inconcepibile.
Creare non è uno dei soliti giochetti un tantino frivoli. Il creatore s'è impegnato in un'avventura terrificante che consiste nell'assumersi egli stesso sino in fondo i pericoli corsi dalle sue creature.
L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
Il creatore non voleva guardare sé stesso, e allora creò il mondo.
Dio è migliore di quel che sembra, la Creazione non gli rende giustizia.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
Quando Dio vide che tutto era buono la fede umana gli ha attribuito la vanità ma non l'incertezza del creatore.