Dio è migliore di quel che sembra, la Creazione non gli rende giustizia.
L'immaginazione è "la pazza di casa", m'insegnarono al liceo. La realtà è peggio, risposi: è la scema del villaggio.
Il traduttore è con evidenza l'unico autentico lettore di un testo. Certo più d'ogni critico, forse più dello stesso autore. Poiché d'un testo il critico è solamente il corteggiatore volante, l'autore il padre e marito, mentre il traduttore è l'amante.
Si può anche dannare la propria vita se si ha genio. Se si ha solo talento è da stupidi.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
Se una lezione ho imparato riguardo a questa cosa strana che è la vita, è che conviene viverla come se... Come se fossero reali tutte le larve che ci siamo inventate (amore, amicizia, famiglia, gloria, Dio...), di cui si maschera il niente.
Anche quando ho saputo che la gente mi aveva imbrogliato, l'importante era il mio comportamento, perché io devo rispondere a Dio. Non posso essere responsabile delle azioni delle altre persone: essi dovranno rispondere a Dio per loro stessi.
Dio è la nostra radice comune.
Chi di noi ha meno bisogni è più simile a un dio.
Dio non aveva fatto che l'acqua, ma l'uomo ha fatto il vino!
Dio non turba la gioia dei suoi, se non per preparare una cosa più grande.
Dio - di qualsiasi Dio si tratti - dovrà pur sempre aprire le sue braccia su di noi. Noi viviamo sempre su una linea, siamo sospesi sul ponte.
Se Dio ha una mania è quella di sperare nell'uomo.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Dio è uno scandalo - uno scandalo che frutta.
Un dio al quale piacerebbe essere adorato, e che persino lo esigesse, sarebbe un dio alquanto vanitoso, oltre che spregevole.