Dio era soddisfatto della sua opera, e questo è un errore fatale.
L'istruzione, questa ragnatela del cervello, profana, erronea e vana.
Forse il mondo non è particolarmente saggio, ma non conosciamo niente di più saggio.
Un nobile degenerato, o chiunque sia orgoglioso della sua nascita, è come una rapa, che soltanto sottoterra ha qualcosa di buono.
L'amicizia è come il denaro, più facile da fare che da mantenere.
A ciascuno di noi il fato ha destinato una donna; se riusciamo a sfuggirle, siamo salvi.
È la creazione che crea il creatore, non viceversa.
L'esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.
Una creazione che non abbia all'origine l'amore è inconcepibile.
Quando Dio vide che tutto era buono la fede umana gli ha attribuito la vanità ma non l'incertezza del creatore.
Il creatore non voleva guardare sé stesso, e allora creò il mondo.
Dio non avrebbe creato il mondo, se l'averlo creato escludesse il crearlo: l'ha creato in modo tale che continua a crearlo sempre, senza interruzione.
Un Dio che occulta la sua creazione. E vide che non era buona.
Dio è migliore di quel che sembra, la Creazione non gli rende giustizia.
La creazione, anche se produce l'errore, si dà sempre per amore di qualcuno che non siamo noi.