Per quanto mi riguarda, Internet è solo un modo nuovo per essere respinto da una donna.
Internet è la storia di questo decennio perché è stato motore di ogni cambiamento della nostra vita quotidiana: dal commercio alla comunicazione, dalla politica alla cultura.
Siamo lontani dalla democrazia ateniese, la storia ha preso un'altra piega. Forse la rete può aiutare a ritrovare quell'ispirazione che ci rende uguali nell'essere intelligenti. E per questo non c'è bisogno di un leader, di un capo carismatico cui riferirsi.
Alle tre 'i' della Moratti, inglese, internet e impresa, la Gelmini ne ha aggiunta una quarta: inculo.
E quale modo migliore di condividere i miei pensieri se non spiattellandoli in rete??
Divenute entità disincarnate, le persone hanno sempre più bisogno di una tutela del loro «corpo elettronico».
Sud e Nord devono poter accedere alle informazioni allo stesso modo, non a velocità diversa, non con zone nelle quali è impossibile collegarsi. Banda larga, diffusione del wi-fi gratuito sono ormai frontiere della competitività, come lo fu la costruzione dell'Autostrada del Sole.
Ho scritto molti articoli e alcuni libri sulla Rete. Nel 2004 Beppe Grillo ne lesse uno: "Il Web è morto, viva il Web", rintracciò il mio cellulare e mi chiamò. Lo incontrai alla fine di un suo spettacolo a Livorno e condividemmo gran parte delle idee.
Internet è come un immenso magazzino (di informazioni), ma non può costituire di per sé la memoria.
Il tema principale dell'ecosistema Internet riguarda la tutela del diritto d'autore e lo sviluppo del mercato legale dei contenuti. E' un tema che richiede un approccio innovativo, sia verso i consumatori che verso i diversi soggetti che concorrono alla catena del valore dei servizi digitali.
Mostratemi un politico moderno che non capisce Internet e vi mostrerò un perdente.