Il male è già mezzo guarito quando se n'è scoperta la causa.
Ciò di cui abbiamo bisogno è una tazza di comprensione, un barile di amore e un oceano di pazienza.
È un errore, anzi un'eresia, voler escludere l'esercizio della devozione dell'ambiente militare, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei principi, dalle case dei coniugati.
È uno sbaglio, se non un'eresia, voler bandire la vita devota dalla truppa dei soldati, dalla bottega degli artigiani, dalla corte dei prìncipi, dal ménage delle persone sposate.
L'oscura luminosità della fede che penetra nel nostro spirito non con la forza di discorsi o argomentazioni, ma con la sola dolcezza della sua presenza, induce l'intelletto a credere e obbedire così perentoriamente, che la certezza che ci dà della verità supera tutte le altre certezze del mondo.
La devozione deve essere praticata in modo diverso dal gentiluomo, dall'artigiano, dal domestico dal principe, dalla vedova, dalla donna non sposata e da quella coniugata. Ciò non basta; bisogna anche accordare la pratica della devozione alle forze, agli impegni e ai doveri di ogni persona.
Nella malattia il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo.
Malattia. Sovvenzione offerta dalla natura alle scuole di medicina. Ricca provvigione per il mantenimento degli impresari di pompe funebri. Sistema di rifornire i vermi delle tombe di carne non troppo secca e dura per scavarvi tunnel e riempirli.
I sani sono dei malati che si ignorano.
Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico.
La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione.
Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza.
Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati.
In qualunque malattia è buon segno se il malato serba lucidità e appetito, cattivo segno se gli accade il contrario.
Amavo molto i malati ed avrei valicato monti e valli, se mi avessero lasciato fare, per visitare un malato, non per curarlo, ma per amarlo.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.