Una malattia non conta nulla, quando non si hanno ragioni per desiderare di guarirne.— Shôhei Ôoka
Una malattia non conta nulla, quando non si hanno ragioni per desiderare di guarirne.
Credo di essere attaccato alla vita perché sto vivendo; ma in realtà non potrebbe darsi che io languisca di quel desiderio perché sono già morto?
Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni.
A ben considerare, il nostro cosìdetto senso di vivere non consisterà, forse, nella previsione di poter ripetere infinite volte ciò che una volta campiamo?
L'ipotesi della vita che perennemente progredisce e si amplifica è certamente un concetto che lusinga l'amor proprio dell'uomo moderno; ma io sono solito esser molto cauto verso tutto ciò che lusinga me stesso.
Ci sono rimedi peggiori della malattia.
La malattia è un linguaggio comunicativo, non un ammasso anarchico di cellule impazzite. Succede che il nostro corpo non sia soddisfatto della vita che fa e si lamenta, tenti di opporsi, critica il cervello per le sue scelte.
Se so che ho una cosa grave e so che esiste, non mi preoccupo, me ne occupo.
Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita.
Le malattie sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione.
Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali.
Per malattia si deve intendere un intempestivo approssimarsi della vecchiaia, della bruttezza e dei giudizi pessimistici cose che sono in relazione fra loro.
Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico.
Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria.
È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria salute al prezzo di una dieta troppo severa.