La critica è venefica e benefica.
La donna non pone tanto studio nel vestirsi se non perché l'uomo viemeglio desideri di vederla spogliata.
Buona parte della felicità nostra sta nella distrazione da noi medesimi.
Meglio è non si muover di luogo che far cammino e aver smarrito la via.
Quanti uomini non si hanno in pregio, quante donne non si dicon belle, per quello che non è loro? Togli via gli accompagnamenti dalle ariette di musica; e vedrai quello che sono.
Il mondo è una scena che i filosofi ne fanno vedere di giorno, e si suol vederla illuminata di notte.
La critica dei giornali riesce sempre ad esprimere in quali rapporti è il critico con chi viene criticato.
Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.
Ascolta i critici anche quando non sono giusti, resisti loro anche se lo sono.
Il critico capace dovrebbe essere un filosofo, perché dalla filosofia ha imparato la serenità, l'imparzialità, e la transitorietà delle cose della vita umana.
Le critiche sono la tassa che un uomo paga al pubblico per essere famoso.
Le critiche che rivolgiamo alle persone amate ce le allontanano sempre un pò. Non bisogna toccare gli idoli; la doratura può restarci sulle dita.
Un'epoca che non possiede critica è anche un'epoca in cui l'arte è immobile, ieratica, e confinata alla riproduzione di tipi formali, o un'epoca che non possiede arte del tutto.
L'arma della critica non può sostituire la critica delle armi.
La critica non è che un frutto dell'invidia.
La critica è in sé stessa un'arte.